27/06/2014 -
Il Tribunale di Teramo fra risultati e prospettive.
L’entrata in vigore dell’obbligatorietà del processo civile telematico (nei limiti di cui all’art. 16 bis D.L. 179/2012 come modificato dal D.L. n. 90/2014) costituisce un punto di svolta per l’intera organizzazione dell’attività giudiziaria. In tale ottica il Presidente del Tribunale ha proposto una serie d’incontri con il Consiglio dell’Ordine, le Camere civili e penali, l’AIGA e l’ANF.
Il giorno 12 c.m. si è svolto il primo per la predisposizione di un protocollo che dovrebbe aggiornare ed innovare le convenzioni già in essere per la liquidazione degli onorari in materia di difesa di ufficio, nei processi a carico di irreperibili ed in quelli a per il quale la parte sia stata ammessa al patrocinio a spese dello Stato, nonché per la predisposizione di soluzioni per la semplificazione dei procedimenti civili per il recupero degli onorari professionali di cui all’art. 32 disp. att. c.p.p.
Il 19 c.m. si è svolto un altro incontro finalizzato alla valutazione di un progetto per le prenotazioni on line degli appuntamenti in cancellarie e la predisposizione di una cartellonistica elettronica per la chiamata delle cause.
Il giorno 25 si è discusso della predisposizione di un protocollo per il PCT al quale hanno preso parte il Presidente del Tribunale, il Presidente ed i Giudici della Sezione civile, il Presidente del Consiglio dell’Ordine ed i rappresentanti delle associazioni forensi (AIGA, ANF, Camera Civile). Nel corso dell’incontro è stata illustrata la bozza predisposta dall’ufficio che, unitamente a quella del protocollo dell’udienza civile (proposta sin dal 2010, ma rimasta senza riscontro da parte del Consiglio dell’Ordine) andrà a formare un unico atto di intesa per la regolamentazione dei rapporti con il Foro nell’ottica di massima collaborazione ed efficienza possibili.
Altri incontri sono già programmati per il mese di luglio.
L’ufficio, negli ultimi quattro anni, ha conseguito risultati straordinari (si ripete: straordinari!) sul piano della produttività e dell’innovazione, tanto da meritarsi il riconoscimento di organi di stampa a livello nazionale e la menzione anche in documenti ufficiali del Ministro. Non basta: bisogna andare avanti ancora.
L’orgoglio per i risultati (riassunti nella tabella riepilogativa consultabile in allegato), infatti, non fa venire meno la consapevolezza che la qualità del proprio operato andrà sempre misurata sulla capacità di intervenire sui difetti e sulle criticità. In una parola su ciò che non funziona o funziona meno.
Ciò sarà possibile con il confronto con tutti i protagonisti che operano nel settore giustizia, raccogliendo le idee altrui e così sviluppare la capacità di continua innovazione.
File allegato